Negli anni Novanta, prima di disegnare pupazzetti, faceva l’atleta.
Correva sempre dalla mattina alla sera, correva per arrivare a scuola, correva per arrivare in tempo alle feste dei suoi amichetti, correva per arrivare in tempo agli allenamenti. Una vita colma di ritardi, sempre di corsa.
Oggi disegna per la maggior parte del tempo, corre molto meno ma, se può, una camminata veloce sul tapis roulant la fa sempre.